Fecondazione in vitro (FIVET)
Il termine FIVET è un insieme di tecniche terapeutiche durante le quali le cellule germinali (ovociti) vengono fecondate con gli spermatozoi del partner o del donatore, al di fuori del corpo della donna – fecondazione extracorporea. Questo trattamento fa parte dei metodi fondamentali della fecondazione artificiale.

A chi è destinato il trattamento di IVF
- Coppie che stanno cercando di concepire da diversi anni e non hanno trovato la causa dell'infertilità.
- Donne con un'incompetenza delle tube di Falloppio diagnosticata.
- Donne con diagnosi di endometriosi.
- Donne che hanno problemi di rilascio degli ovuli (ovulazione) e che non hanno avuto successo con gli antiestrogeni.
- Coppie con un grave fattore di sterilità maschile.
- Coppie con un fattore immunologico di infertilità.
Proces IVF
Il trattamento IVF comincia con la stimolazione ormonale della donna, necessaria per ottenere un numero maggiore di ovociti rispetto al ciclo ovulatorio regolare. L’andamento della stimolazione viene monitorato dal medico tramite ecografia. Gli ovociti maturi vengono prelevati attraverso la puntura dei follicoli in anestesia generale sotto guida ecografica. Il giorno del prelievo degli ovociti avviene anche la raccolta del liquido seminale del partner. Gli ovociti ottenuti vengono successivamente fecondati con gli spermatozoi e gli embrioni generati vengono conservati (coltivati) al di fuori del corpo della donna. Dopo alcuni giorni di coltura, il miglior embrione viene trasferito nell’utero della donna – embrio transfer. I rimanenti embrioni di buona qualità possono essere congelati e conservati per ulteriori trattamenti.
Nel primo ciclo IVF il 40–50 % delle donne concepisce in funzione della sua età. L’età della donna è il fattore chiave per decidere se trasferire un embrione solo o due. Bisogna anche tener conto del fatto che, sulle donne di età superiore ai 40 anni, il tasso di successo di questo metodo diminuisce, ma non è escluso.
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Protocolo della stimolazione + medicinali
12 – 14 Giorni
Prelievo degli ovociti + fertilizzazione
Kultivace embryí
5 – 6 Giorni
Embryo Transfer
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In base alla causa dell'infertilità, il medico determinerà il percorso di trattamento ottimale. Per la maggior parte delle coppie, possono essere utili metodi di trattamento molto semplici. Utilizziamo le tecniche migliori e passiamo sempre dal trattamento meno difficile ai protocolli di trattamento standard.
IVF con stimolazione minima
Questo metodo produce un numero inferiore di ovuli rispetto alla IVF classica. In questo tipo di stimolazione si utilizzano antiestrogeni o si iniettano a dosi molto basse, quindi il trattamento è più delicato per la donna.
Nella pratica, la stimolazione minima viene utilizzata soprattutto quando la stimolazione con gonadotropine è fallita ripetutamente in un programma di IVF o quando la stimolazione precedente è stata complicata dalla sindrome da iperstimolazione ovarica.
IVF nel ciclo nativo
IVF senza stimolazione ormonale della donna, quando l'obiettivo è ottenere almeno un embrione formato spontaneamente. Viene monitorata solo la crescita naturale del follicolo (ovulo) sull'ovaio. Se è sufficientemente grande, si esegue una puntura - prelievo dell'ovulo. L'ovulo viene fecondato con lo sperma del partner/donatore e l'embrione risultante viene introdotto nell'utero dopo alcuni giorni di coltura.
Questo metodo ha un tasso di successo relativamente basso proprio perché viene prelevato un solo ovulo. D'altra parte, è adatto alle donne anziane con una scarsa disponibilità di ovuli o alle donne che non desiderano una stimolazione ormonale.
Stimolazione tramite il protocollo lungo con gli analoghi agonisti del GnRH
Il protocollo lungo rappresenta la procedura standard di stimolazione nel programma di fecondazione assistita con l’utilizzo della combinazione di due farmaci. All’inizio della stimolazione viene applicato un farmaco che serve per attenuare l’attività delle ovaie e, successivamente, un altro che invece ne stimola l’attività. Grazie a questo metodo, che ha una percentuale di successo molto alta, si ottiene un numero sufficiente di ovociti. Tuttavia, le complicanze dovute alla sindrome d‘iperstimolazione ovarica avvengono più spesso. La percentuale di successo del trattamento è intorno al 40 % di gravidanze per un embrio transfer. Il protocollo è adatto per le donne giovani con una buona riserva ovarica. È invece sconsigliato per le pazienti con la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) e per le donne in età avanzata.
Stimolazione tramite il protocollo con gli antagonisti del GnRH
Questo protocollo di stimolazione è attualmente il protocollo di stimolazione più utilizzato, prevede la somministrazione di dosi più basse di ormoni stimolanti e il trattamento è più breve rispetto a quello del protocollo lungo. Anche qui viene utilizzata la combinazione di due tipi di farmaci. L’ottenimento degli ovociti è sufficiente. La percentuale di successo del trattamento è intorno al 40 % di gravidanze per un embrio transfer. È adatto soprattutto per le donne con la PCOS, per le donne in età avanzata e per quelle in cui la stimolazione con il protocollo lungo non è stata efficace.
Come avviene la stimolazione ovarica?
Per raggiungere il successo con il metodo della fecondazione artificiale bisogna ottenere ovociti di buona qualità. Più ovociti di buona qualità sono disponibili, più alta è la probabilità di ottenere degli embrioni di qualità per l’embrio transfer. Con il numero degli ovociti prelevati, cresce anche il rischio di complicanze – della sindrome d’iperstimolazione ovarica. (OHSS).
Il numero degli ovociti rilasciati è influenzato soprattutto dall’età della paziente, dallo stato di salute delle sue ovaie (riserva ovarica) e dal tipo di protocollo di stimolazione. Una corretta stimolazione monitorata provoca la crescita e la maturazione di un numero sufficiente di ovociti. Pertanto, è necessario prendere tutti i farmaci prescritti dal programma del trattamento.
Come si assumono i farmaci stimolanti?
Per ogni donna bisogna procedere in modo personalizzato. La paziente prende i farmaci in ottemperanza a quanto stabilito dal programma preparato precedentemente dal medico. Il 6o oppure 7o giorno della stimolazione, viene eseguita l’ecografia di controllo per verificare il numero e le dimensioni dei singoli follicoli. In base a questo esame viene poi, se necessario, aumentata o diminuita la dose degli ormoni stimolanti. Successivamente, 2 gg. (ovvero 34–36 ore) prima del prelievo pianificato degli ovociti, la donna deve fare l’iniezione dell’hCG (Pregnyl) per far maturare gli ovociti.
Jak probíhá odběr vajíček?
Gli ovociti vengono prelevati a 34–36 ore dall’applicazione dell’hCG (Pregnyl) sotto guida ecografica in anestesia generale. Ogni ovocita ottenuto viene controllato al microscopio, inserito in un piatto di coltura e collocato nell’incubatrice.
La donna deve presentarsi il giorno del prelievo nell’orario prestabilito (senza trucco e oggetti preziosi). Dalla mezzanotte non deve mangiare, né bere, né fumare.
Che cosa succede dopo il prelievo degli ovociti?
Dopo il prelievo degli ovociti la donna rimane sdraiata sul letto per circa 2 ore, intanto viene informata sul numero degli ovociti ottenuti e sulla qualità degli spermatozoi (il partner dovrà consegnare il campione di liquido seminale lo stesso giorno del prelievo degli ovociti). Dopo il prelievo è possibile ottenere una certificazione d’inabilità al lavoro.
La donna dopo la dimissione deve essere accompagnata perchè non può guidare. Dopo l’intervento comincerà a prendere i farmaci prescritti dal medico fino al test di gravidanza. Nel caso di esito positivo della gravidanza, deve continuare a prenderli fino alla 12a settimana circa, salve indicazioni diverse del medico. Le pazienti che prendono anche altri farmaci (p. e. Estrofem) continuano a prenderli come prima secondo le istruzioni del medico.
Rilascio del certificato d’inabilità al lavoro dopo la puntura
Il certificato si può chiedere all’infermiera nella reception della clinica.
Valutazione della qualità di embrioni
Il successo della fecondazione degli embrioni è controllato al microscopio da un embriologo dopo 16 - 18 ore dalla fecondazione. Gli embrioni ottenuti si chiamano pronuclei. La loro quantità dipende dalla qualità degli spermatozoi, degli ovociti e dal metodo di fecondazione. Valutare la qualità degli embrioni allo stadio pronucleo è molto difficile. Per poter valutare la qualità degli embrioni serve la cosiddetta coltura prolungata.
La coltura in fluidi speciali consente la crescita embrionale agli stadi più avanzati. Con l’aiuto della coltura prolungata, è possibile separare gli embrioni che si sviluppano normalmente, dagli embrioni che hanno una crescita rallentata, oppure che cessano di svilupparsi. Così vengono selezionati per il trasferimento solo gli embrioni di buona qualità. La decisione riguardo a quale giorno di coltura sia il più idoneo per il trasferimento dell´embrione, dipende dal numero e dagli stadi di sviluppo dei singoli embrioni ed è completamente a discrezione dell’embriologo.
Che cosa è l’hatching assistito?
Uno speciale metodo di laboratorio che consiste nel rompere lo strato protettivo dell'embrione, la cosiddetta zona pellucida. Viene utilizzato principalmente per gli embrioni prima del test genetico preimpianto (PGT) o in casi eccezionali su raccomandazione di un embriologo. Ad esempio, se la zona pellucida è troppo spessa o dura. In altri casi non è necessario eseguire questo metodo. Un embrione vitale può affrontare da solo l'uscita dalla zona pellucida e il successivo annidamento.
In quale giorno viene eseguito l’embrio transfer?
Il trasferimento degli embrioni nell’utero viene eseguito di solito il 2o, 3o oppure il 5o giorno dopo il prelievo degli ovociti. La decisione riguardo a quale giorno di coltura sia il più adatto al trasferimento embrionale, dipende dal numero e dagli stadi di sviluppo dei singoli embrioni.
Come avviene l’embrio transfer?
Il trasferimento è indolore, viene eseguito senza anestesia generale. È simile ad una visita ginecologica normale. Il medico inserisce gli embrioni nell’utero sotto diretta guida ecografica. La paziente e il suo partner possono vedere i loro embrioni dal monitor e osservarne il trasferimento nell’utero.
Ritorno alla normalità quotidiana dopo l’embrio transfer
Dopo l’embrio transfer, la donna rimane sdraiata per 10 – 15 minuti nel letto della sala operatoria piccola per riposare. Nel frattempo l’infermiera preparerà le ricette necessarie e poi accompagnerà la paziente nel reparto cassa per sbrigare quanto necessario per la conclusione del trattamento.
Per il giorno del trasferimento e per i successivi due giorni si raccomanda di osservare un regime di assoluto riposo. Il terzo giorno dopo il trasferimento è possibile ritornare alla normalità quotidiana.
Troveremo la soluzione più efficace per voi

IVF con ovuli donati
Sin dall'inizio della costituzione della clinica ci siamo specializzati nel trattamento con ovuli donati. Grazie al nostro ampio database di donatrici, possiamo scegliere quella più adatta a voi.

IVF con embrioni donati
Grazie al nostro sofisticato programma di donazione di ovuli, abbiamo l'opportunità unica di offrire alle coppie infertili anche un trattamento con embrioni donati.

Il primo passo verso la genitorialità comodamente da casa
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